Storia dell'architettura

Stefano Zaggia   stefano.zaggia@unipd.it
Gianmario Guidarelli    gianmario.guidarelli@unipd.it

Tematiche di ricerca:
L'attività di ricerca del gruppo si attua muovendosi tra scale d'osservazione diverse: dal complesso urbano alla scala del singolo edificio e viceversa. Tale modalità di approccio e analisi a più livelli si è precisata nel corso del tempo sino a diventare una strategia di ricerca.

1. Consolidati filoni di ricerca generali

  • Piazze e palazzi pubblici tra XV e XVIII sec.
    Il filone di ricerca è incentrato sul tema dell’evoluzione e realizzazione di spazi pubblici aperti di carattere monumentale e della organizzazione degli spazi collettivi, dalla prima età rinascimentale all’età contemporanea.
  • Conoscenza storica e visualizzazione delle trasformazioni urbane e del paesaggio.
    Il tema si connette allo studio dei modi in cui comunicare, mediante i supporti digitali più recenti, la complessa stratificazione delle città storiche, l'evoluzione dei contesti urbani e paesaggistici.
  • Storia dell’architettura nel lungo Rinascimento.
    La linea di ricerca è orientata su una tradizione storiografica consolidata che ha per oggetto lo studio dell’architettura del Rinascimento italiano letto nei suoi riflessi nella cultura moderna successiva, con particolare riferimento all’area Veneta.

2. Progetti di ricerca specifici

  • L’architettura del Sapere: edifici e complessi universitari (XVI-XX secc.)
    La ricerca è focalizzata sullo studio dell'evoluzione dell'architettura in ambito universitario. In età moderna e contemporanea, gli edifici destinati alle funzioni universitarie divennero un importante terreno di sperimentazione per l’architettura. In Italia, soprattutto nella prima metà del Novecento, una parte di rilievo del dibattito ideologico e delle sperimentazioni formali si è sviluppata a partire dai problemi dell’edilizia universitaria. La ricerca affronta tali questioni centrando l’analisi, in particolare, sul caso dell’Ateneo Patavino.
  • Giovan Maria Falconetto e l’architettura veneta del Rinascimento
    Vasari nella vita dedicata agli artisti veronesi sottolineava il ruolo avuto da Giovan Maria Falconetto (1468-1535) nell'avviare la fase Cinquecentesca dell'architettura rinascimentale veneta. La formazione pittorica e la conoscenza del repertorio antiquario non solo d'ambito veneto, ma anche di Roma e dell'Istria veneziana, furono la base principale su cui Falconetto elaborò il proprio linguaggio ‘all'antica'. La ricerca è orientata alla rilettura dell'opera architettonica di Falconetto partendo da una ricognizione sistematica delle opere costruite, e non solo le più note, collocandole nel loro contesto storico e storiografico.
  • La cultura architettonica della congregazione riformata Benedettina nel Rinascimento (1408-1564)
    L’impatto culturale dei Benedettini nell’Europa medievale (con il loro modello culturale basato su una rete di monasteri) è vasto e già ben studiato; la ricerca intende verificare la rilevanza di questi monasteri anche nel corso del Rinascimento Europeo, partendo dalla loro committenza architettonica. In particolare, proponiamo di indagare sui monasteri appartenenti alla “Congregazione di S. Giustina" (poi "Benedettina Cassinese"), dalla fondazione di Ludovico Barbo (1408) al Concilio di Trento (1564). Utilizzando il supporto di un database di documenti e di alcuni modelli interattivi 3D, la finalità è quella di comprendere: le scelte architettoniche e le modalità di intervento dei presidenti, degli abati e dei maestri della Congregazione; lo sviluppo di modelli distintivi per chiese e monasteri cassinesi; le interazioni tra l’architettura Cassinese e il Rinascimento europeo.

Parole chiave: Beni culturali, Storia dell’architettura, Storia urbana, Storia del paesaggio, Scienze umane digitali